Francesco Cocco, «'Mors tua, vita mea'. Eleazaro e il sommo sacerdozio», Vol. 94 (2013) 509-533
The book of Numbers devotes ample space to Eleazar, Aaron's third son who becomes heir to his father's priesthood after the mysterious death of his two older brothers, Nadab and Abihu. The article shows how Eleazar's destiny is marked, at every important stage, by someone's death, a fact which favours his rise to the high priesthood. The analysis of the texts suggests that the dynasty of Zadok could be the priestly group interested in putting forward Eleazar's figure.
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“MORS TUA, VITA MEAâ€. ELEAZARO E IL SOMMO SACERDOZIO
1) che la classe sacerdotale dominante in epoca preesilica fosse sa-
docita;
2) che tale classe, proprio in virtù della propria posizione dominante
in seno al clero, fosse stata deportata in Babilonia a seguito della
distruzione di Gerusalemme del 587 a.C.;
3) che la medesima classe sia tornata dall’esilio e abbia ripreso il con-
trollo del sacerdozio in Yehud già a partire dall’epoca persiana.
Nel tentativo di gettare luce sulla natura del clero rientrato dal-
l’esilio, Hunt prosegue la sua analisi comparando le liste di sacerdoti
rientrati dalla cattività babilonese presenti in Esdra e 1 Cronache 58:
l’elemento discordante tra i due elenchi è rappresentato dall’assenza
in Esd 7,1-5 di un esplicito riferimento ai qwdc ynb, a fronte di un
interesse specifico che il Cronista dimostra nei confronti del lignag-
gio sadocita 59. Una simile, eloquente lacuna può essere interpretata
come segue: laddove Esdra si preoccupava unicamente di garantire
che i sacerdoti ritornati dall’esilio fossero discendenti diretti di
Aronne, il Cronista — accanto alla medesima preoccupazione —
perseguiva la finalità ulteriore di radicare l’idea che l’appartenenza
alla dinastia sadocita fosse caratteristica propria dei sacerdoti in ge-
nere e dei sommi sacerdoti in specie 60.
2. Il sacerdozio sadocita e il suo interesse per Eleazaro
Le considerazioni sulla tardività dell’interesse relativo alla
fondazione di una dinastia sacerdotale sadocita che affondi le sue
radici nelle origini del sacerdozio israelitico, sommate all’inter-
pretazione in senso legittimante dell’innesto di Zadok nella ge-
nealogia di Aronne, consentono di avanzare un’ipotesi in
relazione ai testi studiati nella prima parte di questo articolo.
Come si è detto, nella prospettiva del Cronista Eleazaro rappre-
senta il fondamentale anello di congiunzione tra Zadok e Aronne:
lo si evince dalla genealogia di 1 Cr 5,30-34 ma ancor più chia-
ramente da 1 Cr 24,3 che, nel presentare la divisione in classi
58
Esd 7,1-5; 1 Cr 5,27-41.
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Dal confronto emerge che sono assenti dall’elenco di Esd 7,1-5 i sacer-
doti Amaria, Achitub, Zadok, Achimaas, Azaria, Johanan: curiosamente, tutti
costoro appaiono collegati al sacerdote Zadok nel racconto di Samuele–Re.
Cf. HUNT, Missing Priests, 109-112.
60
Cf. HUNT, Missing Priests, 112.