Francesco Cocco, «'Mors tua, vita mea'. Eleazaro e il sommo sacerdozio», Vol. 94 (2013) 509-533
The book of Numbers devotes ample space to Eleazar, Aaron's third son who becomes heir to his father's priesthood after the mysterious death of his two older brothers, Nadab and Abihu. The article shows how Eleazar's destiny is marked, at every important stage, by someone's death, a fact which favours his rise to the high priesthood. The analysis of the texts suggests that the dynasty of Zadok could be the priestly group interested in putting forward Eleazar's figure.
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“MORS TUA, VITA MEAâ€. ELEAZARO E IL SOMMO SACERDOZIO
In considerazione di tutto ciò sorge spontaneo domandarsi: per-
ché la figura di Eleazaro fu fatta oggetto di rivisitazioni e di riela-
borazioni perfino radicali? E ancora: chi si cela dietro quest’opera
di revisione del suo ruolo all’interno della compagine sacerdotale?
Una risposta a tali interrogativi può giungere da un rapido sguardo
alla storia del sacerdozio israelitico 50, con particolare riferimento
all’intervallo di tempo che va dalla monarchia davidica agli albori
dell’epoca asmonaica 51.
1. L’enigma delle origini del sacerdozio israelitico
Nell’opinione tradizionale, l’elemento di continuità in questo in-
sieme — per altri versi così discontinuo — è rappresentato dalla figura
di Zadok che, introdotto nella storia biblica senza dovizia di particolari
dai libri di Samuele e dei Re 52, diviene figura di riferimento per il sa-
cerdozio in genere e per il sommo sacerdozio in specie fino alla rivolta
maccabaica. Con buona pace dell’opinione tradizionale, però, occorre
segnalare che l’esistenza e la consistenza di una linea successoria sa-
docita che attraversi tutto questo periodo è argomento assai discusso:
già nel 1968 J. Bartlett 53 ne aveva sollevato la problematicità , denun-
ciando l’assenza d’informazioni e prove spendibili a conferma di un
50
La storia del sacerdozio israelitico rappresenta una delle questioni più
dibattute: per una buona introduzione allo status quaestionis cf. A. HUNT,
Missing Priests. The Zadokites in Tradition and History (LHBOTS 452; New
York – London 2006) 1-12.
51
Oltre alla già citata opera di A. Hunt, cf. D. ROOKE, Zadok’s Heirs. The
Role and Development of the High Priesthood in Ancient Israel (OTM; Ox-
ford 2000); J.C. VANDERKAM, From Joshua to Caiaphas. High Priests after
the Exile (Minneapolis, MN 2004); M. BRUTTI, The Development of the High
Priesthood during the pre-Hasmonean Period. History, Ideology, Theology
(JSJS 108; Leiden 2006).
52
Zadok viene introdotto nel racconto di Samuele–Re in tono minore,
come uno dei sacerdoti che esercitarono il ministero durante il regno di Da-
vide, accanto ad Achimelek (o Abiatar, a seconda delle recensioni), sprovvisto
di qualsiasi riferimento genealogico che vada al di là del patronimico “figlio
di Achitub†(cf. 2 Sam 8,17). Seguendo le informazioni del testo biblico,
l’ascesa di Zadok raggiunge la sua acme alla morte di Davide, mediante l’eli-
minazione del “concorrente†Abiatar (cf. 1 Re 2,26.35); cf. HUNT, Missing
Priests, 82-87.
53
J. BARTLETT, “Zadok and His Successors at Jerusalemâ€, JThS 19 (1968)
1-18.