Francesco Cocco, «'Mors tua, vita mea'. Eleazaro e il sommo sacerdozio», Vol. 94 (2013) 509-533
The book of Numbers devotes ample space to Eleazar, Aaron's third son who becomes heir to his father's priesthood after the mysterious death of his two older brothers, Nadab and Abihu. The article shows how Eleazar's destiny is marked, at every important stage, by someone's death, a fact which favours his rise to the high priesthood. The analysis of the texts suggests that the dynasty of Zadok could be the priestly group interested in putting forward Eleazar's figure.
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denti di Levi, ingiungendo a Mosè di non censirli 10. Tale proibizione
di procedere al computo dei leviti (vv. 47-49) contraddice — almeno
in apparenza — l’ordine divino di fare di essi un censimento, ripor-
tato in 3,15 e prontamente messo in atto da Mosè (cf. 3,16); ordine
che viene formalmente reiterato — pur se in maniera stilisticamente
differente — in 4,2.22.29, in riferimento alla discendenza dei tre figli
di Levi. Alcuni studiosi hanno ritenuto di poter sciogliere tale aporia
postulando che l’ordine di non censire i leviti contenuto in Nm 1,47-
49 avesse una natura transeunte e circostanziale, non definitiva e per-
manente 11: in tal caso, però, il problema – lungi dall’essere risolto –
andrebbe a spostarsi sul versante dell’interpretazione della natura
dell’ordine divino, che per la sua formulazione linguistica sarebbe
da intendersi come permanente 12. In modo più convincente, M. Noth
sostiene che la proibizione vada compresa in altro senso: che, cioè,
per i leviti non si sarebbe dovuto procedere a un censimento uguale
a quello delle altre tribù, come suggerisce la specificazione contenuta
nell’espressione del divieto, che finisce per limitare gli effetti della
proibizione. Si legge, infatti, in Nm 1,49b: larfy ynb $wtb aft al,
ovvero: “Non ne farai il computo tra gli israelitiâ€.
Il censimento della tribù di Levi non sarebbe, pertanto, proibito
in assoluto, ma solamente “tra gli israelitiâ€, ossia in relazione alle
altre tribù. Se ciò è vero, nulla vieta che i leviti possano essere cen-
siti — come di fatto accade — al loro interno, preso atto, cioè, della
loro sostanziale differenza e separazione rispetto agli altri israeliti.
Ci troveremmo, pertanto, davanti a due censimenti qualitativamente
differenti: se, infatti, il computo generale degli appartenenti alle
altre tribù era finalizzato a conoscere il numero delle persone di cui
si poteva disporre in vista della conquista della terra di Canaan, il
censimento della tribù di Levi serviva unicamente a stabilire di
10
Nm 1,47-53 è in genere considerato come un’aggiunta, finalizzata al-
l’introduzione del materiale relativo all’organizzazione dei leviti: cf. NOTH,
Numeri, 19; D. KELLERMANN, Die Priesterschrift von Numeri 1,1 bis 10,10.
Literarkritisch und traditionsgeschichtlich untersucht (BZAW 120; Berlin
1970) 17-32; DE VAULX, Nombres, 57.
11
Cf. BUDD, Numbers, 16.
12
Da un punto di vista grammaticale il sintagma dqpt al esprime un di-
vieto permanente; cf. P. JOÜON – T. MURAOKA, A Grammar of Biblical He-
brew (SubBi 27; Roma 22009) § 114i; J. BRIGHT, “The Apodictic Prohibition:
Some Observationâ€, JBL 92 (1973) 185-204.