Francesco Cocco, «'Mors tua, vita mea'. Eleazaro e il sommo sacerdozio», Vol. 94 (2013) 509-533
The book of Numbers devotes ample space to Eleazar, Aaron's third son who becomes heir to his father's priesthood after the mysterious death of his two older brothers, Nadab and Abihu. The article shows how Eleazar's destiny is marked, at every important stage, by someone's death, a fact which favours his rise to the high priesthood. The analysis of the texts suggests that the dynasty of Zadok could be the priestly group interested in putting forward Eleazar's figure.
02_Biblica_Cocco_Layout 1 16/12/13 12:27 Pagina 525
525
“MORS TUA, VITA MEAâ€. ELEAZARO E IL SOMMO SACERDOZIO
zione rivolta a Mosè di prendere Aronne ed Eleazaro e compiere la
serie di azioni elencate nei vv. 25-26, tutte riassumibili in un rito d’in-
vestitura sacerdotale. La percezione della centralità di questo ele-
mento rispetto alla notizia della morte di Aronne, che appare ad esso
subordinata, viene corroborata dal prosieguo del racconto in cui si
presenta l’esecuzione dell’ordine divino (vv. 27-28). La notizia della
morte di Aronne è senza dubbio indispensabile nell’economia del
racconto, visto che per potersi dare una sostituzione è necessario che
qualcuno abbandoni la scena 43: ma proprio questa sua funzione stru-
mentale all’interno della narrazione finisce per confermarne la natura
secondaria rispetto alla finalità precipua del racconto, che, più che
limitarsi a descrivere la morte di Aronne, appare piuttosto mirato a
sancire la legittimità del passaggio di consegne tra i due sacerdoti.
A partire da queste considerazioni, la nostra ipotesi è che Nm
20,22-29 non sia incentrato sul racconto della morte di Aronne, bensì
sulla solenne investitura di Eleazaro, consacrato per divina disposi-
zione erede della massima funzione sacerdotale. Ciò, tra l’altro, con-
sente di spiegare senza troppe forzature il perché dell’accelerazione
della fine di Aronne rispetto a quella di Mosè: nell’ottica del “redat-
tore sacerdotale†la sua morte era “necessaria†affinché la carica di
sommo sacerdote rimanesse vacante e potesse essere assunta da
Eleazaro; in tal senso, l’incidente di Meriba rappresentava un ottimo
espediente per l’ottenimento di questo scopo.
In un contesto austero e solenne quale quello della morte di
Aronne, Eleazaro viene presentato agli occhi della comunità d’Israele
rivestito dei paramenti che furono di suo padre; ma — e, direi, so-
prattutto — egli appare sulla scena accanto a Mosè, nella stessa po-
sizione che Aronne occupò per tutto il tempo della sua vita. Questo
particolare tutt’altro che irrilevante consente di compendiare il per-
corso di Eleazaro all’interno del libro dei Numeri nei termini della
sostituzione: tanto nel senso che egli scalzò i due fratelli che, in
quanto maggiori, meglio di lui risultavano accreditati a divenire
sommi sacerdoti; quanto nel senso che egli assunse il ruolo del padre,
di fatto sostituendosi a lui nell’esercizio del sommo sacerdozio.
43
In ciò si rileva una sorprendente continuità con l’inserimento di un ri-
mando alla punizione di Nadab e Abiu nella genealogia di Aronne (cf. Nm
3,4): anche in quel caso si trattava di far spazio all’emergere di Eleazaro che,
mediante l’eliminazione di Nadab e Abiu dalla scena, si trasformava in pri-
mogenito di fatto, unico erede del sacerdozio aronitico.